martedì 24 agosto 2010

Il mio colloquio con Emiliano Brancaccio (economista)

Emiliano Brancaccio economista affermato, autore di vari libri e fra l’altro della lettera dei 100 inviata a tutte le istituzioni a livello nazionale, collaboratore di sky tg 24 .

Segue discussione su facebook con date ed orari (è un pò lunghina ma molto interessante buona lettura)

Stefanini Stefano 23 luglio alle ore 10.40
Ciao Emiliano ti scrivo su consiglio di un comune amico ,che mi ha detto come la tua posizione diverga da quelle della dottrina economica ufficiale.
Ti volevo chiedere la tua opinione su delle anomalie evidenti presenti nel nostro sistema monetario.
Ho letto la lettera dei 200 ,molto interessante condivido molte cose, ho notato parla di "riforma del sistema monetario internazionale" rimarcando le differenze cinesi sulla questione e più di ogni altra cosa parla della difficoltà di pagare il debito contratto dagli stati, io, come molti altri su internet siamo convinti che le due questioni siano “direttamente collegate”, infatti ci sono molti siti di approfondimento e dibattito su questa tematica.
Ti invio questa mia riflessione sull’argomento poi se ti va possiamo entrare nel merito ( scusami per l'estrema semplicità dell'esempio, ma non sono un esperto di economia ,ma un semplice cittadino,ti chiedo cortesemente proprio per questo ad essere il più comprensibile possibile nella tua risposta).
Ti ringrazio anticipatamente e spero di poter avere tue notizie.

Come funziona il nostro sistema monetario e come grazie all’appropriazione indebita da parte della banca del valore del denaro all’atto dell’emissione nasca il debito pubblico.

1)Immaginiamoci un modo agli inizi
Ci sono 5 produttori di beni essenziali:
-Il sig. America che produce grano
-Il sig. Asia che produce carne
-Il sig. Africa che produce frutta
-Il sig. Europa che produce formaggi
-Il sig. Oceania che produce legumi
Nel nostro mondo alle origini il commercio è basato sul baratto, quindi ognuno di noi scambia i propri beni in eccedenza con gli altri per avere tutto il necessario, al termine dei nostri scambi in un esempio lineare avremo che ogni produttore avrà :
20% della produzione di carne
20% della produzione di legumi
20% della produzione di frutta
20% della produzione di grano
20% della produzione di formaggi
Quindi ognuno sarà in grado di soddisfare la propria richiesta di beni essenziali, e da questo esempio si consegue che il potere d’acquisto delle merci è detenuto dalle merci stesse in quanto io Europa per acquistare grano dall’America pago con del formaggio.
Altra considerazione importantissima, avvenuto lo scambio ognuno di noi diviene legittimamente proprietario del bene acquisito in quanto nessuno potrà reclamarne la proprietà, quindi da queste considerazioni appena fatte si trae la conclusione che il potere d’acquisto è generato ed appartiene a colui che produce.

2) Ai giorni nostri
Il sistema del baratto creava delle difficoltà ,io Europa mi dovevo fidare dell’Africa alla quale fornivo formaggio in inverno, che arrivata l’estate e maturati i frutti l’Africa avrebbe onorato il suo debito, e non solo, e se il raccolto fosse andato male, oppure se il lavoro e l’impegno che io mettevo per produrre formaggio fosse maggiore di quello dell’africano con la frutta, e volessi dare a questo mio maggior impegno quindi al mio prodotto un valore diverso.
Per tutti questi problemi occorreva qualcosa che garantisse nel tempo e misurasse il valore delle merci quindi una sorta di ricevuta di garanzia ed una misura del valore.
Ecco che arriva il denaro e con esso le banche:
Esse forniscono questo bene supplementare al commercio in regime di monopolio.
Come ?
Il banchiere da ad ognuno dei 5 produttori la moneta necessaria per i loro scambi mettiamo 100 Euro a testa e chiede loro in restituzione il capitale rivalutato con un 10% annuo di interesse quindi in fondo all’anno ognuno di loro dovrà restituire 110 Euro.
Attenzione perché è avvenuto un passaggio importantissimo il potere d’acquisto è stato trasferito dal prodotto al denaro non uso più il mio formaggio per comprare, ma il denaro
Vediamo cosa succede in fondo all’anno :
sempre facendo un esempio lineare ed uniforme, ogni produttore al termine dell’anno si ritroverà con i 100 Euro iniziali, per i 5 produttori un totale di 500 euro, ma il banchiere ne esige 550 Euro.
Come si può fare a pagare il debito se quei 50 Euro in più non sono stati creati ?
Ricordi il banchiere ne ha stampati 500 su nostra richiesta ed è lui l’unico che li può creare (monopolista).
Mettiamo che restituiamo anche tutto il capitale al banchiere (i 500 Euro) siamo di nuovo senza un Euro e con un debito insoluto per l’interesse non pagato(50 Euro) e cosa ancor più grave visto che come abbiamo detto il potere d’acquisto ora ce l’ha il denaro, e il denaro è di nuovo tornato nelle mani del banchiere adesso lui detiene l’intero potere d’acquisto sulla merce prodotta quindi il frutto del nostro lavoro è adesso di proprietà della banca in quanto unica detentrice del potere d’acquisto.
E noi produttori per andare avanti con il nostro commercio come faremo senza denaro ?
Semplice chiederemo un nuovo prestito e il giro ricomincia e il debito cresce costantemente divenendo un debito inestinguibile quindi una truffa !!!

Nella realtà è leggermente diverso il procedimento, qui ho semplificato per arrivare rapidamente agli esiti del sistema, in realtà la banca non ti fa restituire immediatamente il capitale facendoti rimanere subito senza denaro e quindi palesando immediatamente la truffa, ma ti chiede ogni anno il pagamento dei soli interessi (quello che oggi paga lo stato del debito pubblico “il servizio del debito”ovvero appunto gli interessi senza mai intaccare il capitale), in questo modo la demonetizzazione pianificata e connaturata in questo sistema avviene lentamente e in modo meno evidente, inoltre a differenza dell’esempio lineare fatto per i 5 produttori dove tutti a fine anno avevano gli stessi 100 Euro, il sistema fa sì che magari 3 di quei produttori (America, Europa e Oceania) abbiano ognuno 150 Euro a fine anno e gli altri 2 (Africa e Asia) ne abbiano solo 25 Euro ognuna, in totale sono sempre ovviamente 500 Euro ma distribuiti in modo non omogeneo, quindi i primi 3 produttori (che mettiamo per ipotesi siano anche più istruiti e quindi più capaci di intuire tale truffa) saranno in grado di pagare e giustificheranno così il sistema, sostenendo che funziona, mentre gli altri poveri ed ignoranti subiranno il sistema fino alle conseguenze estreme, come capirai la scelta dei paesi,seppur non precisa, non è casuale.
Quindi il sistema per non rivelare la sua natura truffaldina necessita di una diseguaglianza sociale.
Ovviamente oggi ci sarà qualcuno che ti dirà “non è vero che il sistema del debito crea un debito inestinguibile io ho comprato una casa e l’ho ripagata ed è mia” ma come abbiamo visto guardando globalmente il sistema appena illustrato, tu la casa, quindi il debito l’hai pagato perché ci sono degli insolventi sfrattati che dormono sotto i ponti, o peggio ancora in una capanna di paglia, perché per l’ovvietà del fatto che la banca crea il denaro per il prestito ma non crea quello per gli interessi, ci sarà sempre sul mercato scarsità di moneta rispetto al debito, quindi qualcuno non riuscirà a pagare …….è matematico.
C’è una logica in questo ?
Il banchiere ha svolto un semplice lavoro di stampa che richiede pochissimo tempo e spese, noi produttori invece abbiamo lavorato e faticato un anno intero per la nostra produzione,come è possibile che i frutti del nostro lavoro e della nostra fatica ora gli appartengano?
L’economia quindi la vita della società diviene come il giuoco che facevamo da bambini, girando intorno alle sedie con la musica e quando la musica finisce ….tutti a sedere……tutti meno uno perché le sedie sono una in meno, e così via fino a che tutti saranno eliminati e ne resterà uno solo questo sta accadendo nel nostro cosiddetto mondo civile.


Emiliano Brancaccio 23 luglio alle ore 11.11
Caro Stefano, l'idea che il sistema bancario non crei la moneta necessaria al rimborso totale (caputale + interessi) è stata coltivata per un certo tempo da Augusto Graziani. Per esempio puoi leggere a questo riguardo il suo libro ''La teoria del circuito monetario'' (Jaca Book 1996). Tuttavia se si considera che i circuiti di prestito-produzione-distribuzione-rimborso sono asincroni il problema non è poi così decisivo (se mastichi la modellistica puoi guardare l'appendice I del mio libro ''La crisi del pensiero unico'', Franco Angeli 2010). In entrambi i casi tuttavia è vero che il processo capitalistico può essere attivato dalla sola creazione di moneta bancaria. Il che naturalmente costituisce un tassello del concetto di sfruttamento. Saluti.

N.D.R: Prima considerazione nella mia premessa si evidenziano varie problematiche legate al Signoraggio , il monopolio d’emissione, la proprietà della moneta, l’interesse applicato che causa l’inestinguibilità del debito, la demonetizzazione che avviene attraverso di esso, l’espoliazione del potere d’acquisto , il controllo che si ottiene attraverso il debito creato insomma molti temi di discussione e lui come risponde ?
Affrontando solo “ l’idea ” che il sistema bancario crei meno moneta di quello che è il debito , mi pare già un po’ evasivo , vuole sfuggire ad un dibattito più approfondito.
Nel finale ci da però una dichiarazione importante che apre spiragli nel suo tentativo di non parlare del problema ammettendo che attraverso la creazione di moneta bancaria si attivino processo capitalistico e sfruttamento.
Cerco quindi di incalzarlo e costringerlo ad entrare più nel merito


Stefanini Stefano 23 luglio alle ore 11.46
Ti ringrazio per la sollecita risposta ,ma temo che non sia riuscito a farti cogliere esattamente la tematica in questione, quindi vedo di essere più preciso e diretto.
Cosa ne pensi delle tesi del Prof. Giacinto Auriti sulla proprietà popolare della moneta, del fatto che la Banca si appropri del valore nominale del denaro creato prestandolo così agli stati in cambio di garanzie fornite dagli stati stessi tramite titoli di debito pubblico ?
In poche parole cosa pensi delle teorie dibattute nei siti dove si parla di "Signoraggio Bancario" ?

Emiliano Brancaccio 23 luglio alle ore 12.07
Era già chiaro l'oggetto della tua domanda. La mia opinione è che i sostenitori del ''signoraggio'' solitamente rimestino in modo un po' confuso questioni ampiamente dibattite nella letteratura eterodossa. Per iniziare a fare ordine, ripeto, il libro di Graziani può essere utile. Per una collocazione politica dei ''signoraggisti'', direi che sono neo-proudhoniani.

NDR Beh se ero chiaro perché evadi nuovamente le risposte limitandosi a definire i signoraggisti un po’ “ confusi “ e dandoci una connotazione politica che non abbiamo.
Le domande poste offrivano di nuovo lo spazio per un dibattito ampio e lui si rifugia di nuovo in calcio d’angolo.
Ma io che so de coccio……..insisto !!!

Stefanini Stefano 23 luglio alle ore 12.22
Vedrò di leggere il libro ,grazie per il consiglio,ma mi piacerebbe avere una tua opinione specifica su fatti precisi.
E' vero o no che le banche centrali creano moneta e la prestano agli stati ?
E' vero o no che la moneta appartiene a chi ne genera il valore con la produzione e non a chi la stampa ?
Scusami l'insistenza ma voglio cercar di capire quale sia la confusione insita in tali tesi
Perchè se è vero ed è logico che la moneta appartiene a chi produce e mettiamo che sia vero che la banca la emette solo prestandola ,viviamo in una realtà rovesciata di 360° da creditori a debitori del nostro denaro.

Emiliano Brancaccio 23 luglio alle ore 12.38
sicché tu pensi che ogni cosa si risolva con banca statale e tassi a zero...

NDR : Noooo !!! Evade ancora, risponde a due domande che prevedono risposta secca ,vero o falso, facendomi una domanda !!!
Sta usando tutte le sue armi di difesa .
A questo punto gli ribadisco il concetto , correggo la risposta alla sua domanda/risposta e gli faccio capire che non mi può prendere per il culo.
Riformulo le domande e gli faccio capire che deve rispondereeve rispondere !!!

Stefanini Stefano 23 luglio alle ore 13.04
Ritengo che se la moneta appartiene a chi produce va ad esso accreditata e non addebitata altrimenti stravolgiamo un principio inequivocabile con tutto quel che ne consegue.
Se la moneta nasce di proprietà di chi la stampa e viene emessa solo prestandola, chi la immette sul mercato a poter di vita e di morte sul mercato stesso, l'attuale situazione di deflazione che più volte è citata nella lettera ne è la prova.
Ricordo la frase di Mayer Anselm Rotschild :
"Datemi il potere di emettere e gestire la moneta di una nazione e me ne infischio di chi fa le leggi"

Stefanini Stefano 23 luglio alle ore 13.07
Ah scusa non banca statale, ne nazionalizzare le banche,ma semplicemente riempire il vuoto giuridico sulla proprietà della moneta all'atto dell'emissione.Penso che applicando la corretta interpretazione giuridica di questo si risolverebbero molte cose.

Stefanini Stefano 23 luglio alle ore 13.18
Dimenticavo.....mi hai risposto con una domanda alle mie domande, rischio di rimanere confuso.
E' vero o no che le banche centrali creano moneta e la prestano agli stati ?
E'vero o no che la moneta appartiene a chi ne genera il valore con la produzione e non a chi la stampa ?
Se ciò è vero viviamo in un sistema fallato nelle origini, quindi per amore della giustizia io vorrei che non lo fosse, poi lascio a voi economisti trovare il modo migliore per applicare il sistema "corretto".

Emiliano Brancaccio 25 luglio alle ore 16.53
1) Vero. 2) Forse vuoi dire ''dovrebbe appartenere''. 3) temo che noi si viva in un sistema ''fallato'' per motivi ben più profondi di quelli evocati dai signoraggisti.

NDR : Dopo 2 giorni di silenzio finalmente risponde !!! Ammette che sono vere le due tesi , colonne portanti della truffa ma ……….cerca però ancora di sviare l’attenzione dal signoraggio introducendo un alone di mistero con quei “ motivi ben più profondi “ …e diccelo cosa sono !!!
Così ci toccherà vedere anche la prossima puntata per conoscere il colpevole.

Ritengo però per noi sufficienti le conferme da lui date:
LE BANCHE CREANO DENARO E LO PRESTANO AGLI STATI
LA MONETA “DOVREBBE” APPARTENERE A NOI CITTADINI
TANTO BASTA PER CAPIRE CHE VIVIAMO IN UNA REALTA’ CAPOVOLTA DOVE DA CREDITORI CI TRASFORMANO IN DEBITORI E QUESTO NON LO POSSIAMO ACCETTARE !!!

Spero che questa ennesima conferma “ autorevole ” serva a togliere dubbi a chi ancora ne ha.
Se ci sarà un seguito vi farò sapere.

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