martedì 28 settembre 2010

La grande truffa sui libri di scuola (riserva frazionaria funzionamento e considerazioni)

Dal libro di scuola di mia figlia “ITALIA EUROPA MONDO percorso di diritto ed economia per il biennio” di Maria Rita Cattani Paravia Editrice pagina 396
(Riporto testualmente copiato)

Il moltiplicatore dei depositi

Che scopo si propone la “riserva di liquidità” ?
Le banche non possono destinare a credito tutto il denaro depositato presso le loro casse, altrimenti potrebbero ritrovarsi nell’impossibilità di soddisfare eventuali richieste di prelievo. Devono perciò tenere a disposizione una determinata percentuale dei loro depositi, la cui entità è stabilita dalla Banca Centrale (nel nostro paese dalla Banca d’Italia), percentuale che prende il nome di riserva di liquidità. E’ intuitivo che più bassa è questa percentuale , maggiori sono le somme che le banche possono concedere a credito e più alte quindi le possibilità di investimento delle imprese: attraverso la possibilità di dare a creditotutto l’ammontare monetario che eccede la riserva obbligatoria, infatti, le banche , reagendo fra di loro sono in grado di moltiplicare la moneta esistente, creando moneta bancaria.

In che modo il moltiplicatore dei depositi realizza l’aumento della moneta circolante ?
Spieghiamoci con un esempio.
Ipotizziamo che, esistendo una percentuale di riserva obbligatoria pari al 10% dei depositi, un soggetto A depositi 100.000 Euro in banca. Questa dovrà versare alla Banca Centrale 10.000 Euro e potrà prestare 90.000 Euro all’imprenditore B. Questi utilizzerà il prestito per pagare un suo fornitore C, il quale depositerà i 90.000 Euro presso una banca di sua fiducia. Tale banca dovrà trattenere sotto forma di riserva obbligatoria 9.000 Euro,, potendone dare in prestito 81.000 al soggetto D, e così via fino ad arrivare a zero.
Se riflettiamo sull’esempio, ci rendiamo conto che, a fronte di un deposito iniziale di 100.000 Euro, grazie alla possibilità di concedere credito al di là della riserva di liquidità, le banche creano moneta bancaria per un importo pari 90.000euro, più 81.000 e così via. La quantità totale di moneta che si crea attraverso questo meccanismo, chiamato moltiplicatore dei depositi, è costituita dalla somma dei depositi successivi al deposito iniziale.



Questo sistema è comunemente conosciuto (per dir la verità, molto poco) come sistema a riserva frazionaria.
Vediamo gli effetti pratici di questo sistema:
Seguendo l’esempio del libro con una riserva del 10% attraverso questo meccanismo il sistema bancario crea da un deposito iniziale di 100.000 euro, assommando a tale deposito il denaro virtuale creato sotto forma di prestiti, un totale di 1.000.000 di euro.
Poniamo che il sistema bancario presti il denaro virtuale creato(900.000 euro) ad un tasso d’interesse del 5% , al termine convenuto per la restituzione di tale prestito il sistema bancario vedrà rientrare nelle proprie casse un importo pari a 945.000 Euro.
Sommandolo al deposito iniziale avrà nelle proprie casse 1.045.000 euro, dovendo restituire al depositante iniziale 100.000 euro più gli interessi maturati , poniamo un 2% tenendo conto che la banca ha un ovvio differenziale fra il tasso richiesto sui prestiti e quello dato sui depositi, restituirà 102.000 euro.
Quindi tirando le somme 1.045.000 euro(totale deposito iniziale più crediti derivanti dal denaro virtuale creato e relativi interessi) meno 102.000 euro(deposito iniziale più interessi) abbiamo un utile netto per il sistema bancario di 943.000 euro.

Veniamo ora alle considerazioni su questo sistema:
La banca ottiene profitti enormi
Creando crediti per se da un deposito iniziale non suo, teoricamente la banca potrebbe partire dal nulla e dal nulla generare profitti.
Cito due esempi storici per fa r capire la potenzialità di questo sistema :
Tratto da The Money Masters http://www.signoraggio.com/pdf/signoraggio_isignorideldenaro.pdf
9. La Banca del Nord America
Denominata “Banca del Nord America”, la nuova banca ricalcava da vicino il modello della Banca d’Inghilterra. Ad essa fu consentita la pratica della riserva frazionaria, cioè poteva prestare denaro che non possedeva e applicare su di esso degli interessi. Se io e voi facessimo una cosa del genere saremmo accusati di frode - un reato. Lo statuto della banca richiedeva la costituzione di un capitale iniziale di 400.000 dollari versati da investitori privati. Quando però Morris non fu in grado di trovare il denaro, egli utilizzò spudoratamente la propria influenza politica per ottenere che venisse depositato dell’oro nella sua banca, oro che era stato prestato all’America dalla Francia.
Quindi, egli prestò questo denaro a sé stesso e ai suoi amici per reinvestirlo nelle azioni della banca e, come per la Banca d’Inghilterra, alla Banca del Nord America fu dato il monopolio sulla valuta nazionale.

11. La Prima Banca degli Stati Uniti
Alla banca fu dato il monopolio dell’emissione della moneta americana anche se l’80% delle sue azioni sarebbe stato di proprietà di azionisti privati. Il rimanente 20% sarebbe stato acquistato dal governo degli Stati Uniti ma la ragione non era quella di dare al governo una fetta della torta: si
trattava di fornire il capitale iniziale dell’ 80% agli altri proprietari. Cos・come per la vecchia Banca del Nord America e la Banca d’Inghilterra prima di allora, gli azionisti non pagarono mai l’ammontare complessivo delle loro azioni. Il governo americano corrispose i suoi 2 milioni di dollari iniziali in contanti e quindi la banca, grazie al vecchio trucco della riserva frazionaria, iniziòa concedere prestiti ai propri investitori statutari in modo da che essi potessero disporre dei rimanenti 8 milioni di dollari di capitale necessari per questo investimento senza rischi.

Come si può vedere il sistema bancario può usare la riserva frazionaria addirittura per generarsi dal nulla utilizzando capitali non suoi (prima con l’oro di Stato ,nel secondo caso con il denaro di stato).

Diverso sarebbe se la banca prestasse soldi propri, ovvero coperti da un controvalore in beni materiali due esempi per far capire:
A) Un tempo le banche emettevano denaro sulla base dell’oro di loro proprietà, se pur in modo non congruo grazie proprio al sistema di riserva frazionaria,perché emettevano molto più valore in moneta cartacea o virtuale rispetto al corrispondente valore dell’oro, ciò decretò nell’agosto del 1971 l’insostenibilità e quindi la fine ufficiale di questo sistema.
B) Oggi potrebbero emetterlo sulla base del loro patrimonio “reale”, i beni immobiliari dei proprietari della banca tanto per fare un esempio, ho evidenziato la parola reale perché oggi costituiscono patrimonio per le banche anche i depositi dei clienti, che come si può facilmente capire non gli appartengono, e che come abbiamo visto sono più che sufficienti per garantirgli guadagni abnormi.

In questi due casi la banca avrebbe rischiato qualcosa di proprio per avere quei profitti, si sarebbe assunta quello che si chiama “rischio d’impresa” nel caso del sistema appena spiegato no.

Quindi la banca può creare profitti senza rischiare nulla di proprio
Tornando all’esempio del libro si può fare quindi una constatazione molto semplice su questo.
Se in quel processo illustrato dal libro la banca avesse, quelle che si definiscono tecnicamente,delle “sofferenze”, ovvero per capirci, in parole povere, se qualcuno di coloro a cui hanno fatto un prestito si rivelasse in seguito insolvente, cosa comporterebbe per la banca ?
Non una perdita, ma bensì solamente un mancato guadagno !!!
Riflettete bene su questo e pensate invece alle conseguenze che questo comporta per l’insolvente, la banca gli pignorerà tutto anche quei beni considerati essenziali per la vita, quali la casa, parte dello stipendio.
Lo perseguirà vita natural durante nel tentativo di recuperare quel mancato guadagno, il tapino condurrà nella migliore delle ipotesi una vita grama, oppure guardando l’aspetto peggiore si arriverà anche al “suicidio da insolvenza” come lo definiva il Prof. Auriti.
Il tutto per aver causato alla banca un illecito mancato guadagno !!!

Il sistema chiamato riserva frazionaria genera quello che tecnicamente è chiamato “signoraggio secondario” ovvero il guadagno che le banche commerciali realizzano dalla creazione di questo denaro virtuale.
In Europa tale reddito è di circa 9.500 miliardi di euro (http://sdw.ecb.europa.eu/reports.do?node=100000141)
Cifra che assommata ai relativi interessi costituisce il guadagno delle banche commerciali,o meglio ancora è il frutto della rapina che le stesse perpetrano nei confronti della nostra società.


Da tutto questo se ne deduce che il rischio se lo assume chi riceve il prestito, è lui stesso che garantisce il controvalore di quel denaro con il proprio lavoro, con i propri beni, i guadagni certi invece vanno alla banca.
Pensate che in una procedura fallimentare le banche hanno la precedenza sui fornitori sono considerate “creditori privilegiati”.
Quei fornitori che si sono esposti appunto fornendo materiali all’imprenditore e che quindi come lui rischiano in proprio, rimangono nella maggior parte dei casi esposti per un credito che mai sarà pagato, la banca, che come abbiamo visto non ha nulla da perdere, invece viene privilegiata.
Anche questa erronea interpretazione della procedura fallimentare ha come origine e motivazione la non conoscenza(o nel caso peggiore la connivenza) da parte dei legislatori del sistema di creazione del denaro da parte del sistema bancario.
La banca dovrebbe essere solo rimborsata dei costi del servizio offerto all’imprenditore, non del capitale che essa ha creato dal nulla.

Allego anche questo significativo link per far capire come anche noi, oltre il sistema legislativo, non abbiamo ben capito come funziona il sistema:
http://www.newz.it/2010/09/13/firenze-ristoratore-si-suicida-per-i-debiti/63019/
Pensate che paradosso il ristoratore chiede perdono alla banca e scarica la responsabilità del suo gesto sui suoi dipendenti, rei solo di aver preteso i loro compensi.
Forse se avesse saputo come funziona il sistema non lo avrebbe fatto …….voi che dite ?

2 commenti:

  1. Sono capitato in questo blog per caso, volevo dire questo:

    Moneta e ricchezza sono due cose diverse (la ricchezza di uno Stato non sta in quanta carta stampa ma nei beni che possiede e che produce) secondo con la riserva frazionaria la banca monetizza un credito che ha sotto forma di ipoteca (la garanzia reale che tu offri alla banca per l'erogazione del mutuo) e se la banca non rientra dal credito, vende la tua casa. LA RISERVA FRAZIONARIA E' UNA FORMA DI ANTICIPO. Ti permette di monetizzare un tuo bene, ipotecandolo. La moneta la crea e la distrugge solo la banca centrale. Probabilmente tu vorresti una banca con base aurea e senza riserva frazionaria, peccato che non si potranno più fare prestiti e i cittadini meno abbienti finirebbero in mano agli usurai.
    Saluti

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    1. Scusami per il ritardissimo ma non avevo più seguito il blog, lo avevo quasi abbandonato.
      Condivido che concettualmente moneta e ricchezza sono due cose diverse, ma praticamente c'è una connessione fra loro, nell'attuale sistema monetario se non c'è moneta non viene creata la ricchezza e dato che l'ente unico autorizzato ad emettere moneta (il sistema bancario) non ha alcun obbligo di finanziare la produzione di ricchezza, accade quello che accade oggi e che descrivo nel mio penultimo post, che ti invito a leggere, relativamente alle immissioni di liquidità da parte della BCE alle banche commerciali ( Le banche ci fotteranno più di 1500 miliardi !!! Facile come rubare un gelato ad un bambino !!! ) ovvero una crisi del credito e quindi deflazione e recessione .

      Per quanto riguarda la seconda domanda parto dal fondo, no assolutamente non vorrei la moneta legata a nient’altro che non sia la produzione reale di beni e servizi.perché un legame con l’oro o qualunque altro riferimento che non sia la produzione , costituirebbe un limite alla stessa , detto questo condivido il tuo ragionamento sul fatto che quei crediti che la banca crea siano una forma di anticipazione sulla creazione di ricchezza, ma poiché la creazione dei crediti avviene praticamente dal nulla e produce grazie all’esponenziale effetto della riserva frazionaria enormi quantità d’interessi ( nell’esempio che faccio nel post sopra indicato il sistema bancario ricevendo 1020 md dalla BCE con una riserva del 10% realizza in tre anni oltre 1500 md di soli interessi,oltre il 100% del ricevuto) perché queste cifre enormi che poi andranno gioco forza ad essere monetizzate in ricchezza reale, togliendo così gran parte del produzione di coloro che tale ricchezza hanno prodotto, con il proprio ingegno o con il sudore della fronte.
      Perché tutto questo deve essere regalato alle banche ???

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